Quando ero piccola e paurosa, mi accendevi la luce e mi mostravi tutti gli oggetti familiari nella mia stanza...poi la spegnevi e rimanevi con me nell'oscurità finchè fossi sicura che anche o mostri a quell'ora erano andati a dormire.

Papà insisteva che tu richiudessi la porta ma tu la lasciavi socchiusa perchè entrasse un filo di luce nel buio: quanto bastava per farmi vedere che nessun mostro sgusciava da sotto il mio letto. In un certo senso era così.

Le mie ansie ora sono più grandi e il mio mondo meno sicuro , ma tu vi fai entrare sempre un raggio di luce, così che io riesca a vedere i problemi per quello che sono: problemi che posso risolvere, che non devo sfuggire.

La mamma è la persona che sente quando stai piangendo in silenzio con la testa affondata nel cuscino. Quando il dolore non è tollerabile, basta una telefonata alla mamma, le basta chiederti come stai per capire tutto e coccolarti senza parlarne.

Un amore può distoglierti dagli affetti familiari. Ma qualche volta si ha bisogno di una cucina, di una tazza di caffè e della propria mamma. Una mamma ha quella colla magica che riattacca insieme tutti i pezzi.

 

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